CARL GUSTAV JUNG E JACQUES LACAN

Carl Gustav Jung, nato nel 1875 e morto nel 1961, era uno psichiatra, antropologo, psicoanalista, filosofo e accademico svizzero, che aveva continuato la tradizione freudiana della psicoanalisi.  Per indicare l'insieme di idee, simboli e rappresentazioni presenti nell'inconscio collettivo, propose di utilizzare il termine "archetipo", che deriva dal greco e significa "modello originario". 

In classe abbiamo visto una sua intervista risalente al 1959, dove gli vennero poste domande di tipo personale, come domande riguardanti l'infanzia. Inoltre Jung parla anche del rapporto che aveva con Freud, dove spiega che lui stesso non approvava e non era d'accordo su tutto ciò che Freud sosteneva.



Jacques Lacan, nato nel 1901 e morto nel 1981, sosteneva che l'Io era dominato dalle forze presenti nell'inconscio, quindi riprendeva la celebre citazione di Freud "L'Io non è padrone a casa propria". Inoltre Lacan pensava che l'inconscio fosse strutturato come un linguaggio, quindi analizzabile tramite strumenti come la linguistica. Infatti secondo lui, l'inconscio è il luogo della psiche dove c'è la sua storia e la sua cultura, però sotto forma di simboli non controllabili, ricevuti dall'educazione e dall'esperienza.

In  un suo libro, nominato "Gli scritti tecnici di Freud", cita: "Tutti gli esseri umani partecipano all'universo dei simboli, vi sono inclusi e lo subiscono molto più che non lo costituiscano, ne sono molto più i supporti che gli agenti".


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